COLECISTI

Neoplasie

BENIGNE

hanno un aspetto in genere polipoide che tendono ad accrescersi nel lume dell’organo.

Si tratta in genere di adenomi e più raramente di leiomiomi o lipomi e possono colpire sia la colecisti che le vie biliari.

Sono importanti perché esiste una forte correlazione con la loro capacità di trasformarsi in tumori maligni.

Esistono anche forme pseudo-tumorali come i polipi di colesterolo che insorgono quando il colesterolo si accumula in macrofagi di alcune zone della parete della colecisti. Altra forma pseudo-tumorale sono gli adenomiomi legati alla iperplasia di alcune zone dei tessuti che compongono la colecisti. Possono essere unici o multipli.

In genere si tratta di neoformazioni che non danno sintomi. Solo occasionalmente possono produrre una colica simile a quella da calcoli.

La loro diagnosi spesso avviene occasionalmente durante un’ecografia addominale che rappresenta il mezzo diagnostico principale per la loro individuazione. Appaiono come delle immagini che si proiettano nel lume, non mobili,con un aspetto iper-isoecogeno senza cono d’ombra posteriore. Il controllo di queste lesioni deve essere eseguito con una ecografia ogni 3-6 mesi per valutare l’eventuale asportazione chirurgica della colecisti. Utile eseguire per conferma anche una TC o RM dell’addome.

MALIGNE

Colangiocarcinoma:

Nasce dalla proliferazione rapida e incontrollata delle cellule epiteliali delle vie biliari. In genere si tratta di adenocarcinomi. Tra le cause che determinano la loro insorgenza possiamo annoverare le forme infiammatorie delle vie biliari in primis la la colangite sclerosante, la colelitiasi, alcune forme di displasia congenita dell’epitelio come la papillomatosi biliare, la malattia di Caroli(cisti congenite del coledoco) Alcune parassitosi però diffusi nei paesi asiatici.

Tra i fattori che predispongono a tali patologie ricordiamo, l’obesità, la sindrome metabolica, le IBD, la cirrosi, le epatiti, il contatto con alcune sostanze cancerogene come:  diossina, nitrosamine, radon e asbesto.

Esistono tre forme:

  • Colangiocarcinoma intraepatico (CCI): origina dai dotti biliari intraepatici oltre le diramazioni di secondo ordine. E’ una forma abbastanza rara intorno al 10% degli adenocarcinomi.

I ricercatori giapponesi che sono degli importanti studiosi di queste neoplasie hanno evidenziato tre forme:

    • Formante massa (MF) caratterizzato da una massa all’interno del parenchima epatico; In genere compare in soggetti affetti da epatopatie virali.

    • Periduttale infiltrante (PI) caretterizzato da una forma infiltrativa lungo i dotti biliari. Compare in soggetti affetti da colangite sclerosante primitiva, colelitiasi intraepatica e infezioni parassitarie.

    • A crescita intraduttale (IG) caratterizzato da una crescita nel lume del dotto biliare

  • Colangiocarcinoma perilare: rappresenta il 60% dei colangiocarcinomi. Colpisce i dotti biliari dx e sx di primo ordine, la loro confluenza all’ilo epatico, il dotto epatico comune. Possono estendersi sia prossimalmente verso il fegato sia distalmente verso la via biliare principale.

  • Colangiocarcinoma distale: colpisce le vie biliari extra-epatiche ed in particolare il coledoco. Rappresenta il 30% dei colangiocarcinomi. A differenza della altre due forme ha un accrescimento papillare intraduttale

Spesso sono all’inizio asintomatici con un decorso subdolo. Quando compaiono i sintomi essi sono tipici dell’ostruzione biliare: nausea, malessere , perdita di peso, dolori addominali spesso cupi, ittero, urine ipercromiche (di colore scuro) feci acoliche (di colore chiaro) e prurito, associati ad un innalzamento dei valori ematici di alcuni esami come  GOT, GPT, bilirubina totale e diretta, γ-GT e fosfatasi alcalina. Utile eseguire anche alcuni marcatori neoplastici come CEA e Ca 19.9.

La diagnosi viene effettuata all’inizio spesso per caso . Importante una corretta ecografia addominale seguita da una RM e ColangioRm, Tc e colangioTc, PET, PTC (Colangiografia percutanea transepatica)e ERCP (Colangio-pancretografia endscopica retrograda) seguite da Biopsie mirate.

La soluzione terapeutica ovviamente è l’intervento chirurgico se possibile o chemio e/o radioterapia.

La diagnosi viene effettuata all’inizio spesso per caso . Importante una corretta ecografia addominale seguita da una RM e ColangioRm, Tc e colangioTc, PET, PTC (Colangiografia percutanea transepatica)e ERCP (Colangio-pancretografia endscopica retrograda) seguite da Biopsie mirate.

La soluzione terapeutica ovviamente è l’intervento chirurgico se possibile o chemio e/o radioterapia.

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