PANCREAS

Neoplasie

Si dividono in:

Tumori Neuroendocrini (NET): Sono abbastanza rari. Rappresentano in totale solo il 5% delle neoplasie pancreatiche.

Nascono da aggregati di cellule endocrine presenti nei vari organi. Identiche forme sono pure presenti in altri organi e in particolare nel duodeno. Possono essere funzionanti o non funzionanti(più frequenti).

I non funzionanti sono spesso asintomatici e provocano solo dei sintomi legati alla loro espansione e compressione delle strutture adiacenti.

Le forme funzionanti sono:

  • Insulinoma : prende origine dalle cellule beta che producono insulina ormone che regola i valori di glucosio nel sangue. E’ un adenoma e quindi benigno. Sono unici con preferenza per la coda del pancreas. Produce delle crisi ipoglicemiche.

  • Gastrinoma o sindrome di Zollinger-Ellison : prende origine dalle cellule G del pancreas anche se in alcuni casi ha origine nel duodeno e stomaco. Spesso maligno. Produce l’ormone gastrina che stimola la secrezione acida gastrica. Producono di conseguenza un’ulcera peptica e spesso diarrea difficilmente trattabili.

  • Glucagonoma: prende origine dalle cellule alfa pancreatiche che producono Glucagone ormone antagonista dell’insulina per cui provoca iperglicemia con crisi eritematose. E’ in genere un tumore maligno.

  • Somatostatinoma cellule APUD: origina dalle cellule delta pancreatiche. Può essere sia benigno che maligno. Ha una azione inibitoria nei confronti degli altri ormoni tra cui glucagone e insulina e sulla secrezione gastrica legato al CCK, secretina e gastrina. Provoca calcolosi della colecisti, difficoltà a digerire i cibi grassi, diabete.

  • VIPoma: insorgono in cellule pancreatiche che non appartengono alle isole di Langerhans e secernono il polipeptide intestinale vasoattivo o VIP. E’ un ormone che controlla la secrezione e l’assorbimento di acqua da parte dell’intestino. E’ caratterizzato da diarrea profusa.

La diagnosi è possibile con TC e RM addome , Ecoendoscopia ma sopratutto con una PET-TC con FGD o con Dopamina o con Gallio-DOTA-peptide, Scintigrafia recettoriale e Biopsia. Importante effettuare il dosaggio ematico di insulina , VIP, gastrina, enolasi, Serotonina, Cromogranina A (CgA) e dpolipetide pancreatico (PP).Questi due ultimi esami spesso vengono falsati dall’uso di PPI che tendono a far salire i loro valori.

La terapia se possibile è chirurgica. In alternativa si può ricorrere alla Chemioterapia o alla Bioterapia con iniezioni mensili di un ormone sintetico analogo della somatostatina (octreotide o lanreotide) che rallenta la crescita della neoplasia oppure alla terapia Radiometabolica o Radiorecettoriale in cui si utilizza un farmaco analogo della somatostatina marcato da una porzione radioattiva (ittrio o lutezio) iniettato per via endovenosa.

Tumori Esocrini: Le forme maligne sono le più frequenti mentre le benigne sono abbastanza rare.

Rappresentano circa il 95% dei tumori pancreatici.

Forme Benigne: si tratta in genere di tumori cistici. Sono in genere benigni anche se in alcuni casi possono evolvere in forme maligne:

  • Cistoadenomi sierosi: in genere sempre benigni . Sono costituiti da cisti multiple a contatto tra loro.

  • Cistoadenomi mucinosi: simili ai sierosi ma spesso possono evolvere in forme maligne

  • Neoplasia papillo-mucinoso intraduttale: caratterizzato da ingrossamento del dotto pancreatico principale e iperproduzione di muco che portano a frequenti episodi di pancreatiti.

I sintomi di queste neoplasie spesso sono sfumati con dolore epigastrico spesso discontinuo e di moderata entità, nausea, vomito talvolta ittero.

La diagnosi è difficoltosa dato che possono essere confusi con le pseudocisti secondarie ad una pancreatite. Importante eseguire una corretta ecografia addominale seguita da una RM o TC e se necessario da una ecoendoscopia.

Forme Maligne: sono rappresentati da:

  • Carcinoma a cellule acinose: prendono origine da singole cisti contenenti mucina.

    Costituita da una unica massa solida, ben delimitata, incapsulata. Forma rara

  • Tumore pseudopapillare:queste lesioni crescono all’interno dei dotti sotto forma di cisti, le quali producono un liquido denso contenente aggregati di mucina; colpiscono in gener donne giovani e hanno una lenta crescita per cui presentano una bassa malignità. Sono rare.

  • Pancreatoblastoma molto raro colpisce i bambini.

  • Adenocarcinoma duttale;

Il tumore più diffuso è l’adenocarcinoma duttale in cui le cellule duttali cominciano ad allungarsi e a produrre mucina. Successivamente compaiono delle anomalie dei nuclei cellulari con relative mutazioni genetiche che producono disorganizzazione architettonica. Le normali cellule duttali vengono sostituite da queste cellule anomale che proliferano e modificano anche il microambiente che circonda la neoplasia. Colpisce al 75% la testa del pancreas, al 15-20% il corpo, al 5-10% la coda.

E’ un tumore estremamente maligno tanto che solo 8 pazienti su 100 sopravvivono dopo 5 anni. Purtroppo presenta una incidenza che stà progressivamente aumentando in questi anni.

Le cause che favoriscono la sua insorgenza sono;

  • Predisposizione genetica: Incide solo per il per il 5-10%. Esistono malattie come la sindrome di Peutz-Jeghers(poliposi del tratto gastrointestinale), la sindrome di Lynch,

    la sindrome del melanoma-nevo multiplo atipico familiare che favoriscono l’insorgenza della neoplasia;

  • Predisposizione familiare: presenza di pregresse neoplasie pancreatiche nei parenti;

  • Fumo di sigaretta: si è notato che molti pazienti affetti da questa neoplasia erano importanti fumatori;

  • Cattiva alimentazione con abuso di cibi ricchi di grassi e carne.

  • Pancreatite cronica;

  • Obesità;

  • Si manifesta in prevalenza nella popolazione compresa tra i 60 e gli 80 anni.

  • Esiste una maggiore predisposizione nella popolazione Africana.

Sintomi:

  • Il dolore legato alla difficoltà del secreto pancreatico a defluire nel duodeno complice la compressione della massa pancreatica o dall’infiltrazione dei nervi adiacenti.

    E’ un dolore intenso, fastidioso, quasi continuo. Ha spesso una correlazione con la postura: peggiora stando sdraiato in posizione supina e migliora spostandosi lateralmente o flettendosi in avanti.

  • Nausea, vomito;

  • Feci chiare ;

  • Urine color marsala per aumento di bilirubina.

  • Prurito cutaneo;

  • Ittero;

  • Perdita dell’appetito;

  • Perdita di peso;

  • Forte debolezza.

Diagnosi:

  • Analisi del sangue come:

    • Emocromo e sideremia per valutare una eventuale anemia,

    • GOT, GPT, GGT , Bilirubina, fosfatasi alcalina per valutare una sofferenza epatica con colostasi;

    • Amilasi, Lipasi, Amilasuria: sono i valori specifici del pancreas;

    • Esame chimico delle feci per la ricerca di steatorrea indice di malassorbimento dei grassi;

    • Dosaggio di alcuni marcatori tumorali come CEA e Ca19-9. IL primo appare come un markers più aspecifico in quanto sale anche in corso di altre patologie come tumori gastroduodenali, cirrosi e pancreatite cronica. Il secondo appare invece molto specifico anche se il 20% della popolazione non lo esprime.

  • Indagini strumentali come:

    • Ecografia addome :indagine di facile escuzione che evidenzia le neoplasie sopratutto della testa e del corpo sopratutto se supera i 2 cm. Poco utile per la individuazione delle neoplasie della coda.

    • Tc e RM con mezzo di contrasto;

    • Ecoendoscopia;

    • Colangio RM;

    • Colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (o ERCP)

Terapia:

Per la terapia è importante la stadiazione del tumore: abbiamo quattro stadi:

  • Stadio 1: il tumore è limitato al pancreas. Possibile rimozione chirurgica.

  • Stadio 2: il tumore ha invaso i tessuti e organi adiacenti compresi i linfonodi. E’ ancora possibile eseguire la rimozione chirurgica preceduta da radioterapia o chemioterapia neoadiuvante( Precede l’intervento per ridurre la massa) o da radioterapia o chemioterapia adiuvante (per distruggere le cellule neolpastiche sfuggite all’intervento).

  • Stadio 3: la neoplasia ha invaso i linfonodi e i vasi sanguigni : intervento chirurgico difficoltoso con esecuzione di radio e chemioterapia.

  • Stadio 4: la neoplasia ha provocato metastasi al fegato e/o polmone : solo chemioterapia

Utile in ogni caso associare una terapia con analgesici per ridurre il dolore.

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