Micronutrienti

Vitamine

Vitamine

Le vitamine sono dei microelementi regolatori e partecipano in maniera fondamentale al metabolismo. Alcune costituiscono la struttura chiave dei coenzimi (sostanze organiche termostabili, non proteiche, di composizione chimica relativamente semplice, necessarie per l’azione biologica di numerose proteine) Non forniscono energia e agiscono con funzioni specifiche in dosi ridotte; devono essere assunte con la dieta quotidianamente poiché non vengono sintetizzate dall’organismo umano e molto spesso neanche immagazzinate. Sono spesso assunte come precursori (provitamine). L’assorbimento delle vitamine è sensibile a fattori ambientali quali il calore, presenza di aria e luce, pH acido/base, e quindi può variare con la modalità di conservazione del cibo, di cottura e con le associazioni di alimenti all’interno dello stesso pasto. Infatti chi mangia in mensa è predisposto più degli altri a carenza di vitamine termolabili dato che l’abitudine di tenere in caldo le vivande tende a degradare tali vitamine per la prolungata esposizione al calore.

Si classificano in:

Vitamine IDROSOLUBILI: ( B1, B2, B3, B5, B6, B9, B12, H, C). Sono cofattori enzimatici. Vengono assorbite direttamente nell’intestino, non vengono immagazzinate nel nostro corpo ad eccezione della vitamina B12 , vengono rapidamente eliminate con la diuresi, sono di origine alimentare ma alcune vengono prodotte da batteri del nostro intestino. Devono essere assunte regolarmente con la nostra alimentazione.

Vitamina B1 o Tiamina: Vitamina termostabile che però talvolta viene danneggiata dalla cottura dei cibi, resistente alla luce e all’ossidazione, danneggiata dalla presenza di alcuni conservanti in particolare i solfiti. Dopo essere stata ingerita con gli alimenti la vitamina B1 viene rapidamente assorbita nell’intestino tenue, trasformata in tiamina libera per rimozione del gruppo fosfato, immessa nel sangue e distribuita ai vari organi in particolare al fegato ove non si deposita mai in modo eccessivo dato che viene notevolmente utilizzata in tutte i periodi in cui è necessario un intenso impegno fisico o intellettuale o quando la dieta è ricca di carboidrati. Viene rapidamente eliminata con le urine.

Funzioni:

a) Interviene nella trasformazione degli zuccheri in energia a livello del cuore e muscoli;

b) Influenza la trasmissione degli impulsi nervosi;

c) Interviene nel metabolismo dell’alcool. Il suo abuso provoca un malassorbimento intestinale cronico, un graduale danno epatico che riduce l’utilizzo della Tiamina nei processi di metabolizzazione e smaltimento dell’alcool e sopratutto una sua distruzione ad opera dei solfiti come l’anidride solforosa, il bisolfito di potassio,il bisolfito di sodio, utilizzati come conservanti per impedire l’ossidazione di molti alcoolici.

Dove si trova:

Particolarmente ricchi di tale vitamina sono i cereali integrali e legumi (in particolare fagioli bianchi e ceci). Negli alimenti animali le maggiori concentrazioni si trova nella carne di maiale, nelle uova, tonno, trota e anche alcuni mitili(cozze). Un’altra fonte importante di tiamina è inoltre il lievito di birra.

La sua carenza cronica può derivare da una riduzione dell’assorbimento intestinale( diarree, uso di lassativi o antibiotici in modo improprio, interventi chirurgici addominali, alcool) o da un aumento della sua perdita con le urine cosa che avviene con l’uso di diuretici. In conclusione una sua carenza determina una chetoacidosi metabolica, alterazioni del sistema nervoso, problemi cardiovascolari e gastrointestinali. Tra i sintomi che possono indicare una carenza iniziale di vitamina B1 ci sono inappetenza, senso di affaticamento e difficoltà di concentrazione e memorizzazione. Se il deficit è abbastanza significativo il quadro peggiora con la comparsa di nausea e vomito, debolezza muscolare generalizzata, confusione mentale, compromissione delle prestazioni intellettive e alterazioni cardiovascolari. Solo nelle forme più gravi compare il Beriberi, patologia che in genere si associa all’alcolismo cronico che comporta una notevole riduzione alimentare.

Non esistono patologie o disturbi legati ad un suo eccesso.

Vitamina B2 o Riboflavina:La riboflavina è termostabile ma può essere degradata dalla luce, viene degradata a contatto con il bicarbonato di sodio e si trova negli alimenti principalmente come forma fosforilata. Essa, per essere assorbita, viene defosforilata da specifiche fosfatasi che si trovano nell’intestino tenue. Successivamente la vitamina viene assorbita tramite un sistema di trasporto facilitato. Viene trasportata nel sangue dall’albumina e dalle immunoglobuline raggiungendo il fegato dove viene trasformata in due coenzimi (FMN e FAD) utili nel metabolismo di carboidrati, proteine e lipidi.

Funzioni:

  1. La riboflavina ha un ruolo importante per il metabolismo energetico in quanto permette il rilascio di energia per lo svolgimento delle normali attività quotidiane del nostro corpo.

  2. Interviene pure per il buon funzionamento della pelle, unghie, capelli, mucose e della vista.

  3. Può essere utile nella prevenzione della cataratta.

  4. Aiuta l’assorbimento del ferro e della vitamina B6.

  5. È utilizzata per la formazione di globuli rossi nel sangue,

  6. Utilizzata per la produzione di anticorpi e la respirazione cellulare;

Importante per la crescita. Il fabbisogno cresce nei periodi di rapida crescita come nei bambini e in caso di elevata assunzione di proteine.

Dove si trova:

Si trova nelle verdure a foglia verde dove è presente soprattutto nelle parti a crescita attiva mentre diminuisce allorché la pianta smette di crescere. Le stesse verdure dovrebbero essere cotte non in nodo prolungato e in poca acqua per evitarne la sua dispersione. Altre fonti sono il lievito, le interiora di manzo, l’albume dell’uovo e soprattutto il latte. In esso la quantità di riboflavina può essere variabile a seconda del tipo di alimentazione degli animali produttori e dato che è sensibile alla luce sarebbe sempre opportuno che il latte e i suoi derivati venissero commercializzati in involucri capaci di proteggerli dalla luce.

Una carenza cronica di vitamina B2 determina un rallentamento dei processi di assorbimento degli alimenti soprattutto quelli lipidici e nei bambini un notevole ritardo nella crescita. I sintomi sono legati ad alterazioni della pelle e delle mucose, come screpolature agli angoli della bocca, prurito intorno al naso, alle orecchie e al cuoio capelluto, glossite, stomatite, bruciore agli occhi ed eccessiva sensibilità alla luce.

Non esistono patologie o disturbi legati ad un suo eccesso data la rapida eliminazione per via urinaria.

Vitamina B3 o PP o Niacina: E’ termostabile e non viene alterata dalla luce. Si compone di due molecole simili tra loro: l’acido nicotinico (la niacina propriamente detta) e la nicotinammide. Le fonti alimentari vegetali presentano una maggior quantità di acido nicotinico, mentre quelle animali hanno più nicotinammide. Nei tessuti l’acido nicotinico può venire sintetizzato dal triptofano, un amminoacido. Anche i batteri presenti a livello intestinale possono contribuire a questo processo.

Funzioni:

  1. Importante nel regolare il funzionamento del nostro sistema nervoso;

  2. Favorisce la circolazione sanguigna;

  3. Funge da protettivo per la pelle;

  4. E’ utilissima nel processo di digestione degli alimenti.

  5. Rappresenta un componente importante di due coenzimi (NAD e NADP) fondamentali nei processi di ossido-riduzione del metabolismo cellulare del nostro corpo.

Dove si trova:

Le maggiori fonti naturali di vitamina B3 sono le arachidi, la carne bianca (specie il tacchino), e la carne rossa quale il vitello, il fegato di manzo.

Nel pesce questa vitamina si trova soprattutto nelle acciughe, nel tonno, nelle sarde, nel pesce spada e nel salmone.

Frutta, verdura e uova ne contengono una bassa quantità.

E’ presente nei cereali integrali e i loro derivati,

ll latte e il formaggio sono ricchi di questa vitamina.

Una sua carenza produce come sintomi perdita del tono muscolare,nausea, cefalea, cattiva digestione, alito pesante, dermatite, irritabilità. (nei casi gravi si chiama si manifesta come una vera patologia chiamata pellagra)

Un suo eccesso produce cefalea, ipotensione, eritema e prurito cutaneo, epigastralgie con nausea e diarrea.

La vitamina B5 o acido pantotenico: è una vitamina termolabile . È il precursore del coenzima A fondamentale per la sintesi di carboidrati,proteine e lipidi.

Funzioni:

  1. Entra nei meccanismi di produzione dei grassi, dei corticosteroidi e degli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone e testosterone).

  2. E’ necessaria al corretto funzionamento delle ghiandole surrenali;

  3. E’ necessaria al corretto funzionamento del sistema nervoso;

  4. E’ necessaria per una crescita e uno sviluppo normali;

  5. E’ essenziale per l’utilizzazione di altre vitamine;

  6. Le si attribuisce un ruolo nella prevenzione di stati depressivi;

  7. Favorisce l’assorbimento degli alimenti;

  8. Ha un’azione protettiva a favore dei capelli e della pelle;

  9. Previene gli stati di stanchezza;

  10. Favorisce la cicatrizzazione di ferite e ustioni.

Dove si trova:

in quasi tutti gli alimenti ma in particolare nei legumi come piselli e lenticchie, nei cereali integrali, tuorlo d ‘uovo, lievito, fegato, funghi secchi.

Non esistono dati legati a un eccesso o carenza di questa vitamina.

Vitamina B6 o piridossina: termolabile, si presenta in tre forme attive: la piridossina, la piridossamina e la piridossale.

Viene idrolizzata nell’ intestino da alcune fosfatasi specifiche e assorbita per diffusione passiva. Nelle cellula intestinale viene riconvertita in piridossina e immessa nel plasma dove l’albumina e i globuli rossi la trasferiscono al fegato dove si deposita.

Funzioni:

  1. Importante per la normale funzionalità del sistema nervoso in quanto facilita la produzione della serotonina importante nella regolazione del tono dell’umore tanto da far pensare che svolga un importante ruolo nelle prevenzione delle malattie degenerative e nei dusturbi dell’umore come la depressione;

  2. Contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario;

  3. Contribuisce alla regolazione dell’attività ormonale( utile nella prevenzione della sindrome pre-mestruale e dell’iperemesi gravidica);

  4. Contribuisce alla regolazione dell’attività ormonale( utile nella prevenzione della sindrome pre-mestruale e dell’iperemesi gravidica);

  5. Interviene nella normale formazione dei globuli rossi e bianchi;

  6. Previene l’invecchiamento;

  7. Migliora la struttura della pelle e dei capelli.

Dove si trova:

La vitamina B6 è presente in numerosi alimenti. In particolare, la si trova nelle carni, soprattutto bianche, nel pesce, negli spinaci, nelle patate , nei legumi (lenticchie, piselli), nei cereali integrali, nella frutta( banane, meloni), nella frutta secca, nel pesce ( tonno, salmone e merluzzo).Ricordiamo che in ogni caso la cottura in acqua abbondante disperde molto tale vitamina.

Non abbiamo una vera casistica sulla sua carenza o eccesso nel nostro corpo.

Vitamina B9 o acido Folico: Termolabile e tende a disperdersi a contatto con l’acqua. L’esposizione alla luce del sole riduce il contenuto di folati negli alimenti. La forma di acido folico comunemente presente nei cibi è chiamata folato; questa è una miscela complessa di composti di poliglutammato coniugato che sono resistenti agli enzimi presenti nel tubo digerente. L’assorbimento di questi folati naturali avviene per la presenza di enzimi chiamati coniugasi presente nell’orletto a spazzola del digiuno. Questi provocano una deconiugazione dei poliglutammati in monoglutammati. I folati alimentari sono assorbiti principalmente nel primo tratto intestinale. Dopo essere stato assorbito, l’acido folico viene attivato dal fegato, che lo trasforma in acido folinico, lo distribuisce ai vari tessuti o, eventualmente, lo deposita come riserva. Viene eliminata per via renale.

Funzioni:

  1. E’ fondamentale per la sintesi del DNA e delle proteine, due processi indispensabili per la crescita, il metabolismo e la replicazione cellulare. Pertanto è fondamentale per tutti quei tessuti sottoposti a crescita o a un ricambio cellulare rapido come ad esempio i globuli rossi, le mucose e lo sviluppo del feto con particolare importanza a livello del tessuto nervoso.

  2. Importante per il buon funzionamento del sistema nervoso in tutte le epoche della vita, nonché

  3. Importante per una piena efficienza degli organi sessuali

  4. Importante per il mantenimento della fertilità sia femminile sia maschile (produzione di ovuli e spermatozoi maturi, adatti alla fecondazione).

  5. Sembra che abbia un’azione preventiva nei confronti delle malattie cardiovascolari e dell’ipertensione, infatti riduce i livelli di omocisteina, un aminoacido che, se presente in eccesso nel sangue, si associa a un aumentato rischio cardiovascolare.

  6. Dato che contribuisce alla costruzione del DNA contribuisce alla trasmissione dei caratteri ereditari dell’individuo.

Dove si trova:

Questo microelemento è ampiamente diffuso in natura e presente in numerosi alimenti ma in particolare nelle verdure a foglia verde (lattuga, broccoli, spinaci, asparagi), nel fegato, nel latte, in alcuni cereali e in alcuni frutti come le arance, i kiwi e i limoni. Per preservarne le proprietà nutrizionali e ottenere il massimo apporto vitaminico, frutta e verdura vanno consumate il più possibile crude (o appena scottate in padella)

La carenza di acido folico è collegato spesso all’ abuso di alcool, all’insorgenza di alcune patologie come il diabete mellito insulino-dipendente e la celiachia che aumentano la sua escrezione per via renale. La sua carenza provoca una riduzione della produzione di globuli rossi nel sangue, con conseguente insorgenza di anemia. Nelle donne in gravidanza può avere effetti negativi sul corretto sviluppo del sistema nervoso del feto o la nascita di bambini prematuri e con la spina bifida.

Raramente sono stati evidenziati dei sovradosaggi.

Vitamina H o Biotina: Termostabile. La biotina viene introdotta nella dieta e in piccola parte prodotta dai batteri intestinali. Necessita di una digestione completa degli alimenti nei quali è contenuta, in quanto spesso è vincolata a residui di lisina (amminoacido) che devono essere idrolizzati dalla peptidasi pancreatica. Viene successivamente assorbita nell’intestino, più precisamente nel digiuno e nell’ileo prossimale; Il suo assorbimento avviene per trasporto attivo e solo ad alte concentrazioni per diffusione passiva. Nel sangue si lega a delle proteine e raggiunge in prevalenza il fegato. I meccanismi sono ancora poco conosciuti.

Funzioni

La biotina svolge il ruolo di coenzima. Ciò significa che la sua disponibilità è importante per il funzionamento di diversi enzimi che sono coinvolti nel metabolismo dei grassi e dei carboidrati.

Dove si trova:

E’ presente in alimenti sia animali che vegetali come il latte e il formaggio, il fegato,il tuorlo d’uovo, le arachidi, i piselli secchi, i funghi il lievito di birra.

La carenza di biotina è piuttosto rara in quanto è una vitamina molto diffusa tra gli alimenti e il fabbisogno dell’organismo è molto basso. Tale carenza può verificarsi a seguito di un consumo eccessivo di albume d’uovo crudo, che è un antagonista della biotina.

Non esistono dati su un suo eccesso.

Vitamina B12 o cobalamina: Termostabile. Nella bocca viene prodotta l’aptocorrina (detta anche polipeptide salivare R) secreta con la saliva. La vitamina B12 raggiunge lo stomaco dove l’acido la libera dagli alimenti e si unisce all’aptocorrina salivare formando un complesso che giunge nel duodeno, dove le proteasi pancreatiche degradano l’aptocorrina liberando la B12, che si lega al fattore intrinseco prodotto dallo stomaco. Questo nuovo complesso raggiungere la parte terminale dell’ileo dove si lega a specifici recettori (cubiline) presenti nell’orletto a spazzola delle cellule epiteliali. Una volta inglobato per endocitosi dalle stesse cellule, il complesso si dissocia e la vitamina B12 viene prontamente legata ad una proteina di trasporto, la transcobalammina II (TCII). Una volta unite, le due sostanze escono dalle cellule endoteliali e vengono trasportate al fegato dove si lega alla transcobalammina I (TCI) attraverso il circolo portale. Questa vitamina viene immagazzinata in modo molto efficiente a livello epatico, sostenendo il fabbisogno fisiologico anche per 3-5 anni.

Funzioni:

  1. Ricopre un ruolo fondamentale nella produzione dei globuli rossi e nella formazione del midollo osseo.

  2. Agisce sul metabolismo dell’omocisteina il cui aumento è importante nelle patologie vascolari,

Interviene nella costituzione dei manicotti di mielina che avvolgono i nervi.

Dove si trova:

La vitamina B12 è presente in tutti gli alimenti di origine animale (nella carne e nel pesce in particolare pesce azzurro, nei latticini), mentre è quasi del tutto assente negli alimenti di origine vegetale e qualora in qualche vegetale è presente in minima quantità purtroppo non viene assimilata. La fonte per animali è il prodotto della sintesi microbica: i ruminanti dai batteri del rumine, gli erbivori da vegetali contaminati da feci, gli onnivori – e l’uomo – da prodotti di origine animale.

Cause di carenza di B12:

      1. Congenita (difetto del fattore intrinseco, autoimmune)

      2. Basso consumo di prodotti di origine animale(vegetariano, vegano )

      3. Carenza nel latte materno (conseguenze neurologiche fatali per il neonato) in particolare in madri vegetariane o vegane.

      4. Età (carenza nel 15 % degli individui sopra i 60 anni) per diminuito funzionamento gastrico e diminuita secrezione gastrica

      5. Malassorbimento per morbo celiaco, morbo di Crohn, gastrectomia parziale o totale, by-pass gastrico,resezione dell’ileo,alcolismo.

      6. Farmaci in particolare l’abuso degli inibitori della secrezione gastrica.(PPI e antagonisti recettori H2)

La sintomatologia frequente è rappresentata dall’anemia megaloblastica, da disturbi neurologici come depressione, insonnia e cefalea e disturbi gastrointestinali.

Non esistono problemi di sovradosaggio.

Vitamina C: Termolabile. Viene assorbita lungo tutto il tratto prossimale dell’intestino tenue e non viene influenzata nell’assorbimento dal suo legame con gli alimenti. E’ un trasporto facilitato sodio dipendente e trasportata nel plasma dall’albumina che la convoglia nelle cellule ove interviene nella funzione antiossidante. Viene accumulata nel fegato ed eliminata attraverso le urine.

Funzioni:

  1. Facilita l’assorbimento del ferro;

  2. Contribuisce alla produzione dei globuli rossi;

  3. E’ necessaria per sintetizzare il collagene, sostanza in grado di rinforzare ossa, cartilagini, muscoli e vasi sanguigni;

  4. Ha un’importante azione antiossidante;

  5. Rafforza le difese immunitarie;

  6. Entra nella sintesi di alcuni ormoni (tra i quali l’adrenalina).

Dove si trova:

E’ largamente presente negli ortaggi e nella frutta: tra le fonti principali vi sono gli agrumi, i kiwi, le fragole, il ribes nero, le verdure a foglia scura (broccoli, crescione, spinaci, cavolo), i pomodori e le patate.

Per mantenere attive le proprietà della vitamina C contenuta nei cibi occorre evitare una cottura prolungata ed è preferibile consumare frutta e verdura fresche, che vanno tenute al riparo da luce e calore, ma non congelate.

La carenza di vitamina C, provocava in passato l’insorgenza dello scorbuto, una patologia che in passato colpiva i lavoratori che non si cibavano di cibi freschi per mesi e mesi (es. i marinai sulle navi a vela) . I sintomi dello scorbuto sono: apatia, anemia e inappetenza cui fanno seguito altri segni come sanguinamento delle gengive, caduta dei denti, dolori muscolari ed emorragie sottocutanee. In realtà tale patologia è attualmente del tutto scomparsa.

Un eccesso di vitamina C, al contrario, attualmente è più frequente dato l’abuso di integratori o diete scorrette. Produce spesso la comparsa di calcoli renali e un sovraccumulo nell’organismo di ferro. Tra i sintomi ricordiamo il mal di testa, bruciori di stomaco, vomito, diarrea, crampi addominali, ma anche debolezza, vertigini e vampate improvvise di calore.

Vitamine LIPOSOLUBILI: (A, D, E, K, F) possono essere accumulate nel fegato e non è dunque necessario assumerle con regolarità, attraverso i cibi. Il corpo le conserva e le rilascia a piccole dosi quando siano divenute necessarie. . L’assorbimento delle vitamine liposolubili è sempre favorito dall’azione della bile e di altri enzimi pancreatici; vengono assorbite assieme agli altri lipidi.

Vitamina A: Termolabile. Presente in natura in varie versioni: come retinolo o altri composti analoghi, detti retinoidi (tutti di origine animale infatti il grasso dei mammiferi è giallastro per la loro presenza), oppure sotto forma di precursori chiamati carotenoidi (di origine vegetale e sono proprio loro a conferire ad alcuni tipi di frutta e verdura il tipico colore giallo-arancio). I carotenoidi noti sono circa 600, ma soltanto una cinquantina di questi possono essere trasformati ed utilizzati come vitamina A dall’organismo umano . Altri carotenoidi contenuti nei cibi non vengono trasformati in vitamina A, ma sono comunque molto utili per l’organismo grazie al loro spiccato potere antiossidante ( es. il licopene e la luteina). Il più famoso è il Beta-Carotene che viene scisso in due molecole di retinolo da uno specifico enzima intestinale Gli altri carotenoidi vengono idrolizzati da enzimi soprattutto pancreatici con l’aiuto dei sali biliari e questo spiega che per una loro digestione sia presente obbligatoriamente nel pasto una quota lipidica. L’assorbimento avviene per diffusione facilitata nelle cellule intestinali. Nelle cellule intestinali vengono elaborati e incorporati nei chilomicroni, quindi trasportati al fegato, dove vengono ulteriormente trasformati e immagazzinati, oppure al tessuto adiposo. Dal fegato, quando richiesti, retinolo e beta-carotene vengono re-immessi nel sangue legati rispettivamente a proteine (retinol binding protein, RBP) o a lipoproteine e trasportati al tessuto nel quale devono essere utilizzati. La scissione intestinale del beta-carotene e il processo che ne segue non avvengono in modo sistematico, ma soltanto se è realmente necessario L’organismo umano è, infatti, in grado di autoregolare l’assorbimento intestinale in relazione al proprio fabbisogno e, da adulto, può costruire riserve di vitamina A sia a livello epatico ma sopratutto a livello del tessuto adiposo così consistenti da bastare a rispondere alle richieste fisiologiche per uno o due anni, anche senza ulteriori assunzioni attraverso gli alimenti.

Funzioni:

  1. E’ indispensabile per il meccanismo della visione;

  2. Per la crescita e la differenziazione delle cellule;

  3. Per il mantenimento di buone difese immunitarie.

Dove si trova:

L’unica fonte naturale di vitamina A (retinolo) immediatamente utilizzabile dall’organismo umano è rappresentata da alimenti di origine animale con un discreto contenuto di lipidi, come il latte, i formaggi, il burro, le uova, il fegato (in assoluto l’alimento che ne è più ricco), i pesci grassi (salmone, sgombro, aringhe ecc.), la anguille. Gli alimenti di origine vegetale non contengono quote apprezzabili di vitamina A, ma possono fornire in abbondanza i carotenoidi precursori. A contenerne quantità significative sono soprattutto quelli di colore giallo-arancio, come carote, albicocche, pesche, meloni, papaya, mango, mandarini, arance, peperoni, pomodori e zucche, e gli ortaggi con foglie o altre parti verde scuro, come spinaci, broccoletti, bietole, prezzemolo, basilico, rucola e altre insalate. Questi alimenti è preferibile ingerirli crudi oppure con una cottura breve e non ad alte temperature come la bollitura. Viene facilmente ossidato dall’ossigeno presente nell’aria e dalla luce; inoltre, si deteriora rapidamente con il passare del tempo. Quindi, meglio evitare di frullare, centrifugare, estrarre, spremere, sminuzzare o conservare troppo a lungo frutta e verdura. Se non è proprio possibile consumarli freschi, è opportuno congelarli, crudi o cotti, in pezzi di medie dimensioni. Questo consiglio in genere vale per tutte le vitamine presenti in alimenti freschi.

La carenza di vitamina A, o retinolo, provoca difetti alla vista e può portare, se perdurante nel tempo, alla cecità. In generale può creare difficoltà nel processo di crescita e sviluppo dell’organismo e può provocare un’eccessiva sensibilità alle infezioni. Può inoltre comportare, in caso di donne in stato di gravidanza, a malformazioni fetali.

Un eccesso di vitamina A, o retinolo, accumulata nel fegato può provocare danni permanenti a fegato e milza e comparsa di sintomi come inappetenza, , anemia, stanchezza, perdita dei capelli e disturbi neurologici di vario tipo (annebbiamento della vista, irritabilità, iperattività, cefalea dolori muscolari). Pertanto sconsiglio di non abusare con un’ alimentazione troppo ricca di vitamina A e sopratutto di non usare in modo sbagliato integratori alimentari che spesso vengono utilizzati in modo sbagliato da sportivi, anziani e persone che lamentano senso di affaticamento.

Vitamina D: Termostabile. Per vitamina D si intende un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti forme nelle quali la vitamina D si può trovare sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo), entrambe dall’attività biologica molto simile. Il colecalciferolo (D3) è sintetizzato negli organismi animali, mentre l’ergocalciferolo (D2) è di origine vegetale. Entrambi vengono assorbite a livello intestinale con le stesse modalità del lipidi: entrano quindi a far parte delle micelle (che si formano per combinazione dei sali biliari con i prodotti derivanti dall’idrolisi dei lipidi), sono assorbite per diffusione passiva negli enterociti , successivamente incorporate nei chilomicroni e trasportate in circolo attraverso i vasi linfatici mesenterici. La parte alimentare garantisce in genere appena il 20% del fabbisogno mentre il restante 80% si ottiene attraverso la sintesi cutanea a partire da un precursore con funzione di provitamina: il deidrocolesterolo (derivato dal colesterolo). Questa provitamina si trova nella pelle, in modo da assorbire l’energia radiante solare (soprattutto le radiazioni UVB) che la trasformano in un composto intermedio e instabile chiamato previtamina D3 che entro 48 ore si stabilizza e poi viene attivata a livello epatico e renale diventando vitamina D3.

Funzioni:

  1. E’essenziale per una corretta mineralizzazione delle ossa e dei denti.

  2. È indispensabile per la crescita e il rimodellamento osseo;

  3. Interviene nella regolazione del metabolismo del calcio e del fosforo regolando l’assorbimento intestinale;

  4. Studi recenti hanno dimostrato anche una importanza nella prevenzione dei tumori intestinali;

  5. Importanza nel ridurre le infezioni respiratorie;

  6. Importanza nel prevenire la sclerosi multipla;

  7. Importanza nel prevenire l’asma;

Dove si trova:

Tra gli alimenti più utili alla formazione di vitamina D ci sono alcuni tipi di pesce (aringa, sgombro, sardine), l’olio di fegato di merluzzo, il burro, i formaggi grassi, le uova, le verdure verdi.

I possibili sintomi di una grave carenza di vitamina D sono il rachitismo, fragilità e malformazioni ossee, debolezza muscolare, dolori intercostali.

Le cause che spesso determinano una sua carenza sono:

  • Una inadeguata esposizione alla luce solare spesso legata ad un abuso di creme solari protettive nel periodo estivo. E’ utile una adeguata esposizione di parti del nostro corpo tutto l’anno nelle giornate soleggiate. In particolare braccia e gambe dovrebbero essere esposti per 5-15 minuti tre volte alla settimana. L’esposizione dovrebbe essere maggiore nei soggetti con carnagione scura. Nei bambini il latte materno contiene poca vitamina D  per cui è utile una corretta esposizione alla luce solare.
  • nelle sindromi da malassorbimento intestinale esiste un cattivo assorbimento  della vitamina D.
  • Alcune malattie epatiche e renali come alcuni tipi di farmaci non permettono l’attivazione della vitamina D.

 

Non esistono alimenti di uso comune che possono provocare un eccesso di vitamina D. Solo l’abuso farmacologico può provocare una intossicazione con conseguente maggiore assorbimento intestinale di calcio  e riassorbimento osseo(Ipercalcemia) che determina nausea, vomito, poliuria, stanchezza, prurito, fino ad arrivare nei casi estremi ad una insufficenza renale.

Vitamina E o Tocoferolo: Termolabile. Presente in natura in otto forme, la più importante delle quali è l’alfa-tocoferolo. Come tutte le vitamine liposolubili segue il percorso dei lipidi nell’assorbimento per cui importante è il loro rapporto con i sali biliari e il succo pancreatico. Viene assorbita nel tenue per diffusione passiva, si associa ai chilomicroni per poi raggiungere tramite il sistema linfatico e poi ematico il fegato. In questo organo viene inserito nelle lipoproteine che la convogliano negli eritrociti , polmone, cuore, muscoli e in modo particolare nel tessuto adiposo. In questi organi entrano a far parte dei fosfolipidi di membrana che sono parte importante di alcuni componenti cellulari tra cui i mitocondri.

Funzioni:

  1. E’ nota soprattutto per le sue proprietà antiossidanti contrastando i processi di invecchiamento cellulare in quanto favorisce il rinnovo cellulare;

  2. Migliora le difese immunitarie;

  3. Rallenta il decadimento delle cellule cerebrali;

Dove si trova:

E’ molto diffusa negli alimenti, soprattutto nei frutti oleosi (come le olive, le arachidi, il mais, le arachidi) e negli olii che da essi si estraggono. Nei semi di grano, La si trova anche nei cereali, in alcuni tipi di frutta secca (mandorle, noci, nocciole) e nelle verdure a foglia verde. Viene distrutta dal congelamento e dal calore eccessivo e prolungato.

In caso di carenza tra i sintomi che possono segnalare senso di stanchezza e apatia, difficoltà di concentrazione, irritabilità, debolezza muscolare.

Non esiste un sovra-dosaggio da alimenti mentre sono stati segnalati disturbi della coagulazione nel caso di abuso di integratori.

Vitamina K: Termostabile. Con il termine vitamina K si indica un gruppo di composti liposolubili simili tra loro, ma non sovrapponibili per struttura e proprietà molecolari né per livello di attività nell’organismo, variamente distribuiti in natura. Tre sono le forme più utili per il nostro organismo: Il fillochinone o vitamina K1 di origine vegetale; il menachinone o vitamina K2 di origine batterica; il
menadione o vitamina K3 è una forma sintetica idrosolubile presente in farmaci
cui è affidato il compito di regolare i processi di coagulazione del sangue.

Vengono assorbite , parte nel tenue e parte nel colon, sempre con lo stesso meccanismo delle altre vitamine liposolubile e convogliate con i chilomicroni verso il fegato.

Funzioni:

  1. Ha un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione del sangue;

  2. assicura la funzionalità delle proteine che formano e mantengono in forma le ossa.

Dove si trova:

La vitamina K1 rappresenta la principale fonte alimentare di vitamina K per la popolazione occidentale ed è presente in abbondanza in tutte le verdure a foglia verde scuro (come spinaci, radicchio, lattuga e altri tipi di insalata ecc.) e negli ortaggi appartenenti all’ampia famiglia delle Brassicacee, ossia broccoli, cavolfiori, verze, cavolo cappuccio, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, rapanelli, rape, rucola, rafano ecc. Contengono vitamina K anche i ceci, i piselli, la soia e il tè verde. La vitamina K2 è presente soprattutto in alimenti di origine animale, come carne, fegato di manzo e maiale, formaggio e uova. In parte però viene prodotta anche dalla flora batterica intestinale in grado di fermentare gli alimenti introdotti con la dieta.

Una sua carenza nell’organismo umano provoca emorragie e questo si verifica a seguito di patologie che impediscono il regolare assorbimento intestinale o di cure prolungate a base di antibiotici. Tra gli effetti della carenza di vitamina K ci sono anche fratture ossee, osteoporosi e forme di artrosi.

Un suo eccesso è abbastanza raro e compare nell’abuso di integratori alimentari provocando un grave quadro di anemia emolitica.

Vitamina F o Omega3: Termolabile. Non è una vera vitamina ma un’ insieme di acidi grassi essenziali che l’organismo umano non è in grado di sintetizzare. E’ composta da una miscela di due acidi grassi essenziali (AGE), l’acido linoleico e linolenico, ai quali si aggiunge l’acido arachidonico. E’ sensibile alla luce.

Come tutti gli acidi grassi vengono assorbiti seguendo il solito meccanismo dell’assorbimento dei lipidi.

Funzioni:

  1. Previene l’aterosclerosi ostacolando il deposito di trigliceridi e colesterolo all’interno delle arterie.

  2. Favorisce inoltre la riduzione del peso corporeo

  3. Favorisce l’integrità di capelli e pelle.

Dove si trova:

La vitamina F o Omega 3, è presente soprattutto negli olii vegetali – di girasole, di mais, di arachide, di soia –, in alcuna tipi di frutta secca (mandorle e noci) e in alcuni pesci.

Non abbiamo quadri di carenza o eccesso di tale vitamina.

Sito di Gastroenterologia

StudioSpani

Santeramo in Colle

0803038812